Con il corso di Indagine e diagnostica dei Beni Culturali tenuto dal professor Mauro Torre presso l’ISIA di Urbino siamo andati a realizzare un’ indagine diagnostica artistica sull’opera “Madonna in gloria con bambino e Santi Martino, Michele Arcangelo e Giorgio” di Vincenzo Pagani presso il Palazzo Urbani di Urbino. Con l’espressione Diagnostica Artistica si intende […]

Madonna in Gloria di Vincenzo Pagani – Indagini Diagnostiche

Con il corso di Indagine e diagnostica dei Beni Culturali tenuto dal professor Mauro Torre presso l’ISIA di Urbino siamo andati a realizzare un’ indagine diagnostica artistica sull’opera “Madonna in gloria con bambino e Santi Martino, Michele Arcangelo e Giorgio” di Vincenzo Pagani presso il Palazzo Urbani di Urbino.

Con l’espressione Diagnostica Artistica si intende l’insieme di indagini scientifiche che forniscono informazioni altrimenti non desumibili in merito sia alla tecnica esecutiva che allo stato di conservazione di un’opera d’arte. Tali indagini utilizzano porzioni dell’intero spettro di radiazioni elettromaghetiche, siano esse visibili , come la luce, o non visibili , come gli ultravioletti i raggi x e gli infrarossi, oppure applicando metodologie chimico fisiche. Il contributo conoscitivo di alcune indagini diagnostiche è legato alla didattica e consiste in trasformare l’osservazione in una documentazione critica e mirata per mettere in relazione la struttura materiale dell’opera e le molteplici sue rappresentazioni ,in funzione alla luce, alle facoltà percettive e al bagaglio di conoscenze dell’osservatore.

Questi, via via che procede nell’esecuzione materiale dell’intervento, potrà rielaborare e interpretare correttamente ciò che le indagini gli hanno mostrato, potrà valutare con precisione quando e in quali zone eseguire nuovamente gli esami e gli eventuali prelievi da sottoporre all’indagine del laboratorio chimico. Le procedure che svolge il fotografo in supporto ai laboratori di restauro si dividono in tre momenti fondamentali e fanno parte di esami diagnostici non invasivi, non prelevano nessun campione dall’opera ne danneggiano la materia dell’opera d’arte.